Visione d'oblio

Quale acqueo e innominato mistero
si cela dietro alla luce dei miei Occhi?
Immacolato specchio di verità oscure,
essi senza indugio rivelano al volto riflesso
il timore per la mia vergine Pienezza;

poichè nell'Oceano della Perfezione
l'altrui Realtà in superficie affiora.

Come l'improvvisa immensità d'onda
le membra pietrifica di abbandono,
così, al cospetto del mio Sguardo
l'Anima sgomenta si volge in Abisso.

Signora degli Animali

Le sue unghie sono lunghe e affilate, come artigli di leonessa.
Con esse protegge ciò che è più importante
e lo conserva per coloro che verranno.
Chi cercherà di depredare i suoi Misteri
verrà attaccato.

Sarà furia letale,
spietata e fulminea come lampo.
Dopo l’attacco,
Le sue Acque si placheranno
poichè ciò che ella custodisce
è stato preservato.

Chi la incontra con rispetto nel cuore
verrà arricchito con un filo dorato
che è ben più prezioso dell'aureo metallo.

Filo che giace sopito e brilla di luce e d'incanto,
e dice che nulla viene donato,
solo recuperato,
poichè quel filo era già Anima.

Medusa è una fiera che protegge ciò che è sacro,
preserva la purezza dell'Anima bambina
aiuta a ritrovare la Via
che verso lei conduce,
lasciando dietro sè gocce di mare.

Le zanne nella sua bocca
sono di cinghiale
come la sua natura,
selvatica e schiva.
Ella conosce il pericolo
e Sa quando fuggire.

Ma se viene braccata,
se viene attaccata,
allora muterà la sua essenza.
Si difenderà finchè non capirai
che le pene a lei inflitte,
le infliggi a Te stesso.

Medusa è un cinghiale
che si cela nel profondo del bosco.
Scava col suo grugno infangato
dentro il tuo Essere,
in mezzo alla nera Terra,
per darti il nutrimento di cui hai bisogno.

E ti invita a scavare con lei
a sporcarti le mani, il viso
alla ricerca di ciò che ti chiama
sotto la superficie secca e incrostata,
che prega per la sua Acqua.

La sua Voce invoca il Tuo nome,
che è il suo stesso Nome,
un Nome comune a tutte Noi.
Quella Voce è un verso di Animale
che giunge dal profondo.

I suoi capelli sono serpenti sibilanti.
Ella danza la danza del ciclo.
Vita Morte Vita.
Crescente Piena Calante.

Le lingue delle serpi,
le stesse sue lingue,
sono sangue sparso ogni mese
senza visibile ferita inferta.

Gli occhi delle serpi sono i suoi stessi occhi,
di modo che ella vede ogni cosa.
Vede ciò che sente
con la sua lingua umida,
che fluttua nell'Aria come piuma d'Uccello.

Conosce ciò che è stato prima di Lei
e ciò che Sarà, con Lei e dopo.
Vede all’esterno, ma ancor più all’interno;
poichè Ella ha scavato dentro te il suo rifugio,
e se necessario si calerà ancora più in profondità.

E dovrai andare a cercarla,
anche se non ti chiederà di farlo
perchè insopportabile sarà il Dolore
del suo veleno che intride la tua Anima.

Il suo Sangue versato è Veleno e Rimedio,
che Ella sa dosare con innata Maestria. 

Sei Tu la Predatrice che mina la sua esistenza;
è da te che deve difendersi,
e per questo ancora più soffocante
sarà la stretta delle sue spire.

I suoi occhi sono l’intuito fiammeggiante
che brilla come una corona sul suo capo,
e mai l’abbandona.
Poiché l’ha risvegliato.

Medusa è la Donna serpente.
Femminile come l’Acqua che scorre.
Indomita come fuoco che arde.

Medusa è Donna.
Medusa è Animale.
Medusa è la Signora degli Animali.

Danza di Morte e Vita

DSC_6125_2x
Danza la Gorgone sulle antiche rovine, coi capelli di vento scarmigliati.
Antichi e Saggi sono i suoi piedi, della danza della Vita conoscono i passi.
  DSC_6128_2x Accoglie l'Acqua di pioggia feconda, che nella sua essenza la risveglia. 
Come Vaso traboccante di estasi divina, chi La incontra in Lei si disseta.DSC_6129x Vede con occhi rinnovati di civetta, lumi nel profondo della Grotta. Il suo giovane ventre sente e parla come Oscura Sapiente; Pulsa di Vita e Morte, di Acqueo potere, l'Utero sanguigno e inviolato. DSC_6130x Si apre il canto libero di flauti sinuosi e vibra nell'abisso della sua Serpentina Essenza. Il Corpo disegna gesti di sublime bellezza, che della bruna Terra si fanno Voce. DSC_6131_2xE le serpi nei capelli di vento scarmigliati mostrano la celata
bellezza del suo aspetto selvaggio
Donna, Acqua e Serpe: sono Una.
Spire e Flutti avviluppano come morbide bracia,
che cullano infante o accolgono amante,
in seno.

Ri-Membrare

C’era un tempo in cui eravamo unite.
Un tempo in cui, tenendoci per mano, ci sostenevamo e condividevamo la vita.
In quel tempo, istintivamente, sapevamo che il corpo della Terra era il nostro stesso corpo, che il ritmo che l’animava era il nostro stesso ritmo e che anche la luna vi partecipava.
Non avevamo paura degli spazi vasti e sconosciuti, perché sapevamo.
Riconoscevamo le erbe che potevano guarirci da quelle che potevano invece avvelenarci o ucciderci.
Davanti ad un animale potenzialmente pericoloso sapevamo cosa fare, muovendoci con lui in una spirale armonica di compenetrazione.
Danzavamo, cantavamo, celebravamo la vita, e la morte che porta ad un nuovo ciclo. Insieme ai nostri uomini, ma soprattutto tra di noi.
Tra noi, il cui grembo danzava allo stesso ciclo sangue, dopo sangue, dopo sangue.
Eravamo forti.
Il fuoco dentro di noi ardeva selvaggio.
E poi non più.
Ci hanno divise.
Ci hanno violate.
Ci hanno smembrate.
Finchè non abbiamo perso il senso di noi stesse.
Ma il sangue rimane, inudito.
Tuttavia un giorno, forse,  sapremo ancora danzare la sua danza e saremo ancora unite, saremo ancora forti e selvagge. Saremo di nuovo Sorelle. Saremo di nuovo Donne.

“L’uomo Perseo Le tagliò la testa di netto.
Sangue ne sgorgò.
Da esso nacque Pegaso alato. E Crisaore.
Serpi si formarono, nel deserto.
E il restante sangue fu raccolto in due boccette.
Una sola goccia prelevata dal lato destro della testa di Medusa poteva donare una fulminea morte.
Ma una goccia presa dal lato sinistro del suo collo poteva riportare alla vita chi dalla morte era stato colto.

I suoi misteri sono misteri muliebri di carne e sangue.

Il suo sangue di vita e morte è sangue mestruale.
Il grembo delle Donne può portare alla nascita.
Oppure sanguinare.
Sangue versato senza ferita.
Un uovo privo di vita.

Medusa ci parla di ovulazione e mestruazione.

La sua bocca, che dice senza dire, è anche (ma non solo) vagina dentata.
Essa riporta alla libertà sessuale delle Donne Selvagge che divorano il maschio e lo inglobano, mutandone profondamente la natura, rendendolo un iniziato.
L’uomo, divorato dalla donna e dal rapporto sessuale, si avvicina al divino, che lo divora.
Quando l’estasi si placherà l’ego dell’uomo non sarà più quello di prima, sarà per sempre mutato.
Così come quello della donna.
Poiché anche Medusa, dopo l’unione gioiosa con il Dio del Mare, non sarà mai più la stessa.

Il Matrimonio Mistico col mare Le fa prendere coscienza delle sue acque interiori.

Il suo volto è triplice, come la luna.
Le tre sorelle vivono al di là del mare, su di un’isola lambita dalle onde.
Libere e consapevoli celebrano i misteri femminili del sangue mestruale e della sessualità sacra.
Ed indossano una maschera.
Per dire senza dire.”

Riuniamoci, antiche Sorelle.
Indossiamo la Maschera della Gorgone e cantiamo insieme il canto del sangue.
Come il Mito di Medusa suggerisce, riprendiamoci il nostro antico Potere.

La Bellezza Di Medusa

Aurei fili ha per capelli,
sguardo che trafigge
e fianchi accoglienti.
Medusa, la Signora,
sa,
è conscia
del suo immenso potere femmineo.

Poseidone,
Acqua Divina,
non osa resisterle:
Ella, seppur mortale,
possiede in grembo
l'essenza della Goccia che disseta, nutre.
Così, la fanciulla va incontro al suo destino.
In un abbraccio ondulatorio
e pervaso di sublime voluttà
si consuma la Sacra Unione che tutto cambia.
E Medusa diviene Dea.


Medusa è l'ultima di tre sorelle, l'unica tra esse ad essere mortale. Bella e seducente, aveva lunghi capelli d'oro, dei quali andava molto fiera, osando dire fossero addirittura più belli di quelli della Dea Atena.

Inizialmente è concentrata quindi sulla propria esteriorità, sull'apparenza, ma intuisce che al di là di essa si cela qualcosa di molto più potente del mero appagamento estetico.

Spinta dalla ricerca della sua natura più istintuale si inoltra nel cammino che la condurrà ad una mutazione profonda.

Si unisce al Dio Poseidone, nel tempio dedicato ad Atena e tutto cambia, dopo lo Hieros Gamos con il Mare.
Ella per mano di Atena, sua Iniziatrice, abbandona le vesti mortali e diviene una Dea dall'aspetto tutt'altro che piacevole, capace di tramutare in pietra chiunque la guardi; rinuncia quindi all'apparire in cambio della divinità.

Vive ben nascosta agli occhi dei più, molto deve faticare chi, alla fine del cunicolo si ritrova nel profondo della grotta, al suo cospetto. Chi giunge ad incontrarne l'Essenza, è conscio del fatto che non sa ciò che troverà, ma spinto da un bisogno irrefrenabile di conoscenza, si inoltra nella cerca. Lei sta in fondo alla sua grotta e non chiede a nessuno di essere trovata.

Chi ha incontrato Medusa, infatti, non l'ha cercata, ma trovata; forse la si trova in cerca di qualcos'altro, ma quando ciò accade l'incontro è fatale.

Non si è più se stessi.
Ella tramuta in pietra l'immagine che di noi abbiamo avuto fino a quell'istante: immagine che comunque non viene distrutta, ma trasformata.
Impone di fermarsi, immobilizza.

Così come Atena ha fatto con lei.

Medusa, conosciuta anche come "la Saggia". Colei che sa, Conosce. Perchè Lei stessa ha vissuto questa Trasformazione, quindi la padroneggia, ed è al tempo stesso "Colei che Domina".

Ella rappresenta la conoscenza e il suo potere intrinseco. I serpenti che ha per capelli, sono sì un simbolo in riferimento alla sessualità, ma hanno soprattutto uno stretto rapporto con la Conoscenza, il Mutamento e la Femminilità.

La sua figura scomposta, disordinata e tuttavia carica di potere primigenio, ricorda alla donna che il suo fascino non deriva dal corpo, ma da come ella lo vive. L'essenza della sessualità femminile, infatti, non può essere sminuita, distorta e distrutta al punto tale da essere valutata da un lato meramente estetico.

Ed è così che Medusa riceve da Atena il dono della consapevolezza profonda del proprio ruolo di Donna, e da Iniziata si tramuta in Iniziatrice.


A me Venite,
e affrontate il Mistero,
Ciò che nel profondo dei miei occhi risiede.
Bocca,
fattasi Grotta e Ventre,
custodisce segreti mai svelati;
Serpi d'Oro sibilano canto,
eco della sublime solitudine
dal Nome mio Evocata.
Donna diventa Acqua,
e l'arsura si accheta
come Anima che sugge
Antico Seno di Madre.

Il viaggio nella Gorgone